Quale forno scegliere tra un combinato a vapore, a convezione e per la panificazione?
Il proprietario di un ristorante o di una panetteria deve essere sicuro di investire nelle giuste attrezzature da cucina professionali. Le attrezzature commerciali di alta qualità per la ristorazione, come i forni combinati a vapore, a convezione e per la panificazione, offrono efficienza e convenienza a qualsiasi cucina commerciale. Forni combinati a vapore sono utili per le cucine che producono una varietà di prodotti diversi come dolci, torte e piatti di carne. Aiutano a mantenere gli alimenti umidi e saporiti e contribuiscono alla costanza dei lotti. Per le aziende alimentari che cercano risultati di cottura rapidi e uniformi, forni a convezione sono la scelta più adatta. Utilizzano una ventola per cuocere i cibi facendo circolare l’aria calda intorno agli alimenti, in modo che nessuna parte sia troppo o poco cotta. Le aziende specializzate nella panificazione potrebbero trarre vantaggio dall’uso di un forno professionale forno per panetteria Questi forni forniscono una distribuzione uniforme del calore e un controllo dell’umidità per garantire sempre prodotti cotti alla perfezione. Indice dei contenuti 1.forno combinato a vapore 2.forno a convezione 3.forno da forno Altre attrezzature per panifici 1.forno combinato a vapore I forni combinati a vapore combinano le funzioni di una pentola a vapore e di un forno. La maggior parte dei modelli include una ventola per la circolazione del calore, livelli di vapore facilmente regolabili e un’ampia gamma di temperature. Questi forni utilizzano il vapore per trattenere l’umidità degli alimenti, ottenendo piatti saporiti e teneri. L’uso della cottura a vapore assicura che i prodotti siano perfettamente cotti e mantengano la loro consistenza. Questo rende i forni combinati a vapore ideali per le aziende che desiderano produrre torte, pane e altri piatti cucinati deliziosi e umidi. “Questi forni utilizzano il vapore per trattenere l’umidità degli alimenti, ottenendo così piatti saporiti e teneri” Le attrezzature da cucina professionali sono progettate per essere facili da usare e l’investimento in un forno a vapore combinato commerciale consente alle aziende di cucinare in modo efficiente vari tipi di dolci e prodotti da forno. Questo strumento multifunzionale consente di ampliare facilmente il proprio menu e di far sì che i clienti non vedano l’ora di scoprire le prossime creazioni. Nelle cucine professionali e nelle aziende alimentari, la coerenza tra i lotti è importante per soddisfare le aspettative dei clienti. I forni combinati a vapore garantiscono una distribuzione uniforme del calore, grazie alla circolazione continua dell’aria, e un controllo preciso dell’umidità. La versatilità dei forni combinati a vapore li rende una scelta ideale per le piccole e grandi aziende. Sono ottimi elettrodomestici multifunzionali che si adattano a quasi tutte le cucine. Non c’è da stupirsi che questi forni siano molto diffusi nelle cucine commerciali di successo. 2.forno a convezione I forni sono un elemento essenziale delle attrezzature di cottura professionali e questi modelli sono presenti nella maggior parte delle cucine commerciali. I forni a convezione garantiscono una distribuzione uniforme della temperatura e aiutano a ridurre i tempi di cottura, il che è importante per le cucine più impegnate. I forni a convezione professionali sono disponibili in diverse dimensioni e sono adatti a cucine di ogni tipo. La maggior parte dei forni a convezione contiene ventole multiple che assicurano una distribuzione efficiente del calore nella camera interna del forno. Ciò si traduce in tempi di cottura più rapidi rispetto ai forni tradizionali e in risultati più uniformi per tutti i tipi di alimenti cotti e da cuocere. I forni a convezione commerciali sono utili perché in genere sono dotati di spie luminose. Queste indicano quando la temperatura desiderata è stata raggiunta e i prodotti possono entrare nel forno. La maggior parte dei modelli è progettata per essere facile da usare e può essere programmata con impostazioni specifiche di temperatura e tempo per diverse ricette. I forni a convezione possono anche essere di dimensioni maggiori per le cucine che necessitano di apparecchiature di cottura di grande capacità. I forni a convezione possono essere di dimensioni maggiori per le cucine che necessitano di un’apparecchiatura di cottura di grande capacità, che comprende più ripiani in grado di ospitare quantità maggiori di prodotti da forno e di garantire che ogni lotto sia omogeneo. Questo riduce i tempi di cottura e consente una cottura più efficiente, che è fondamentale in una cucina professionale molto frequentata. Un importante vantaggio dei forni a convezione professionali è la loro efficienza. I forni a convezione consumano meno energia rispetto ai forni tradizionali e riducono i costi per le cucine professionali. Questo può far risparmiare alle aziende molto denaro nel lungo periodo. Laversatilità dei forni a convezione li rende un’ottima opzione per tutte le aziende alimentari, in particolare per le panetterie. Che siate specializzati in pane o dolci, questi forni possono aiutarvi a produrre prodotti da forno deliziosi in modo rapido ed efficiente. 3.forno per panetteria Se volete investire in attrezzature professionali di qualità per la cottura, prendete in considerazione l’idea di investire in un forno specializzato per la panificazione. I forni commerciali per la panificazione sono un punto fermo nelle panetterie professionali. Questi forni specializzati sono progettati specificamente per l’industria della panificazione, con caratteristiche che ottimizzano il processo di cottura. I forni per panifici sono disponibili in varie dimensioni e sono tipicamente adatti alle dimensioni di Bakerynorm. Le aziende come le panetterie, le mense aziendali e le caffetterie di solito optano per forni professionali. Questo perché sono adatti a cuocere rapidamente grandi quantità di prodotti. La maggior parte dei modelli è dotata di ventole multiple per garantire una distribuzione efficiente del calore. Di conseguenza, i cibi escono dal forno leggeri, croccanti e costantemente cotti. Sono inoltre dotati di un sistema di controllo del vapore che consente di aggiungere umidità quando necessario. I forni per pasticceria sono utilizzati principalmente per cuocere pane, dolci, torte e altri prodotti da forno. Forniscono un controllo preciso della temperatura per ottenere un risultato di cottura uniforme, che è fondamentale nel processo di cottura. I forni combinati a vapore, invece, sono adatti a una più ampia varietà di alimenti, come carne o verdure, oltre a pane e dolci. Qual è la differenza tra Gastronorm
RIDUCIAMO GLI ZUCCHERI E ARRICCHIAMO DI FIBRE I PRODOTTI DA FORNO!
Senza zuccheri aggiunti, a basso contenuto di zuccheri e così via… Concordiamo tutti che la riduzione degli zuccheri soprattutto nelle merendine e in tutti i prodotti da forno rimane un argomento di attualità e centrale nella riformulazione delle ricette stesse sia per la grande industria che per i piccoli artigiani. Le ricerche e le tendenze di mercato ci dicono che a partire dagli stessi consumatori così come le nuove politiche sanitarie dei governi, l’attenzione riguardante al contenuto degli zuccheri sta crescendo notevolmente. Nonostante l’argomento è sotto la lente di ingrandimento da diversi anni, ancora oggi alternative e strategie adottate per la produzione di nuovi prodotti a limitato contenuto di zuccheri si basano semplicemente su test e osservazioni empiriche. Questo approccio ha una grossa limitazione, ovverosia ogni volta che cambiamo un prodotto si deve necessariamente partire da zero. Tutto ciò è dettato dal fatto che la reologia degli ingredienti in una complessa matrice alimentare, difficilmente può essere trasformata in principi generali. Come è noto gli zuccheri che spesso erroneamente conosciamo solo come un ingrediente che dona potere dolcificante. In realtà esercita funzionalità molto più importanti influenzando struttura, conservazione e meccaniche sensoriali. Senza zuccheri aggiunti, a basso contenuto di zuccheri e così via… Concordiamo tutti che la riduzione degli zuccheri, soprattutto nelle merendine e in tutti i prodotti da forno, rimane un argomento di attualità e centrale nella riformulazione delle ricette stesse, sia per la grande industria che per i piccoli artigiani. Le ricerche e le tendenze di mercato ci dicono che, a partire dagli stessi consumatori così come dalle nuove politiche sanitarie dei governi, l’attenzione riguardante al contenuto degli zuccheri sta crescendo notevolmente. Nonostante l’argomento sia stato sotto la lente di ingrandimento da diversi anni, ancora oggi alternative e strategie adottate per la produzione di nuovi prodotti a limitato contenuto di zuccheri si basano semplicemente su test e osservazioni empiriche. Questo approccio ha una grossa limitazione, ovvero ogni volta che cambiamo un prodotto si deve necessariamente partire da zero. Tutto ciò è dettato dal fatto che la reologia degli ingredienti in una complessa matrice alimentare difficilmente può essere trasformata in principi generali. Come è noto, gli zuccheri che spesso erroneamente conosciamo solo come un ingrediente che dona potere dolcificante, in realtà esercitano funzionalità molto più importanti influenzando struttura, conservazione e meccaniche sensoriali. Entriamo nello specifico… La sfida più interessante è quella di ridurre del 50%, se non del 100%, lo zucchero aggiunto nei prodotti da forno, tenendo presente che il saccarosio (il classico zucchero bianco) ha un’influenza rilevante nella formazione della struttura durante il processo produttivo. Ma non solo! L’influenza degli zuccheri persiste anche durante la fase di cottura e quindi nella texture stessa del prodotto finito. L’aspetto strutturale è sicuramente la funzionalità che richiede l’impiego di una serie di composti che siano assimilabili al saccarosio sia dal punto di vista chimico che fisico. Numerose sono le funzionalità degli zuccheri, che riassumo in sintesi qui di seguito in due grandi categorie: Miscelazione e formazione dell’impasto: Lo zucchero dissolto conferisce viscosità all’impasto; Lo zucchero dissolto conferisce coesione all’impasto; Insieme ai grassi, lo zucchero previene lo sviluppo del glutine limitandone l’idratazione; Stabilizzazione delle bolle d’aria tramite meccanismi fisici di ingombro sferico; I cristalli di zucchero aiutano l’abrasione dei grassi stabilizzando le bolle d’aria. Cottura: Regolazione dell’attività dell’acqua; Previene la gelificazione dell’amido; Aiuta la formazione della crosta; Ritarda la denaturazione del glutine, spostandola a temperature più elevate. I punti salienti da tenere in considerazione per ottenere un prodotto con una struttura e una percezione sensoriale simili ma con una riduzione di zuccheri sono: Viscosità; Elasticità degli impasti; Temperatura di denaturazione del glutine; Solubilizzazione dello zucchero; Ricristallizzazione dello zucchero. Tra le molteplici funzionalità del saccarosio e comunque degli zuccheri in senso più allargato, vi sono la capacità di agire da plastificante e da umidificante/umettante. Tali caratteristiche sono ovviamente legate alle caratteristiche chimico-fisiche intrinseche dello zucchero stesso. Ciò ne consegue che tali funzionalità possono essere valutate e descritte predittivamente sulla base di un numero limitato di parametri. Per tale motivo si può affermare che se voglio sostituire il saccarosio in una preparazione alimentare lo posso fare aggiungendo una miscela di “sostituti del saccarosio” che vanno a sopperire alle stesse funzionalità del saccarosio. Ad esempio, una miscela di acqua, oligosaccaridi e polioli può sostituire il saccarosio. In altre parole, per sostituire il saccarosio dovrò utilizzare più ingredienti con diverse qualità chimico-fisiche. Tutto questo consente una maggiore flessibilità nella scelta delle formulazioni, ad esempio limitando l’inserimento di ingredienti con effetti lassativi o riducendo la percezione zuccherina. Sempre alla luce di quanto sopra detto, riducendo il saccarosio dal 50% al 100% in una preparazione alimentare, dovrò tenere in considerazione le temperature di gelificazione degli amidi. Quindi, in maniera predittiva, potrò valutare le curve di cottura per definire meglio le temperature di inizio gelificazione. Con queste valutazioni, potrò realizzare prodotti da forno senza saccarosio, ad esempio torte, mantenendo la sofficità che ottengo anche con prodotti con saccarosio. Le linee guida: Con queste linee guida, invece di aggiungere edulcoranti di dubbia salubrità, si può utilizzare una riformulazione senza saccarosio, ma con aggiunta di fibre di diversa origine tra 10 e 18 grammi su 100 grammi di impasto, senza tuttavia compromettere la qualità del prodotto finale. Ricordo che esistono diverse tipologie di fibre, ognuna con le proprie peculiarità. Giusto per ricordarne alcune principali: La fibra di bambù nei prodotti da forno, oltre ad avere un effetto anticaking, conferisce più struttura all’impasto e rende la crosta più dorata; La fibra di carota mostra una elevatissima affinità per l’acqua, che lega a freddo per capillarità; con lo stesso principio lega anche discrete quantità di olio, risultando utile nella stabilizzazione di emulsioni; La fibra di agrumi lega maggiormente l’acqua, inibisce la formazione di cristalli di ghiaccio e la separazione di sineresi, migliorando la resa di lavorazione; La fibra di pisello, ottenuta dalla parte interna del seme, viene utilizzata negli impasti per aumentare l’assorbimento dell’acqua e ne riduce il rilascio, aumentando la shelf life dei prodotti e può sostituire la proteina del latte, poiché cuocendo
RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE È POSSIBILE?
Il crescente problema dello spreco alimentare si configura come una sfida globale, con implicazioni che vanno oltre il semplice spreco di risorse. La necessità di promuovere pratiche sostenibili e di implementare soluzioni innovative è più pressante che mai, non solo per mitigare l’impatto ambientale ma anche per affrontare le disparità sociali e stimolare l’efficienza energetica ed economica. Il fenomeno dello spreco alimentare, lungi dall’essere un problema circoscritto a singole nazioni, si manifesta come una sfida globale che riguarda ogni angolo del pianeta. In Italia, ad esempio, si è registrato un preoccupante incremento di cibo scartato: dai 75 grammi giornalieri per persona del 2022 si è passati a quasi 81 grammi nel 2023, secondo il Rapporto ‘Il caso Italia’ pubblicato dall’Osservatorio Waste Watcher International. Questo aumento non solo ha un impatto economico diretto sulle famiglie, con una spesa annua che sfiora i 290 euro per nucleo, ma solleva anche interrogativi urgenti sull’efficienza delle nostre abitudini di consumo legate sia all’alimentazione che ad altre dimensioni quali utenze (come luce, gas, acqua, ecc.) o di altre risorse naturali. Uno sguardo alle cifre dello spreco: l’Italia e il mondo L’analisi del problema in Italia offre uno spaccato di una questione ben più ampia e complessa, che si estende ben oltre i confini nazionali. In dettaglio, lo spreco alimentare nel Belpaese ha mostrato tendenze specifiche: maggiormente diffuso nelle aree urbane e tra le famiglie senza figli, evidenzia una correlazione diretta tra reddito disponibile e quantità di cibo sprecato. In particolare, i consumatori con minor potere d’acquisto risultano essere quelli che disperdono una percentuale maggiore di alimenti (+17%), un dato che pone riflessioni sulla qualità del cibo accessibile alle fasce più vulnerabili della popolazione. Questa problematica non è isolata. Globalmente, circa un terzo del cibo prodotto viene sprecato, con un’impronta di carbonio che contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico. Le cifre parlano chiaro: se lo spreco alimentare fosse un Paese, sarebbe il terzo maggiore emettitore di gas serra al mondo. Nonostante gli sforzi e le iniziative internazionali, come l’Obiettivo 12.3 dell’Agenda Onu che mira a dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030, i progressi compiuti finora appaiono insufficienti. La dimensione del problema è ulteriormente evidenziata dall’impatto ambientale e sociale dello spreco. Oltre a rappresentare un inutile consumo di risorse naturali, lo spreco alimentare contribuisce all’aumento della fame nel mondo. Mentre enormi quantità di cibo vengono gettate, circa 821 milioni di persone nel mondo soffrono di malnutrizione, secondo i dati delle Nazioni Unite. Questo paradosso sottolinea la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo il cibo, e inoltre il consumo degli elettrodomestici influenza la nostra vita e le nostre bollette. Verso soluzioni sostenibili e condivise Il cammino verso la riduzione dello spreco alimentare richiede un impegno collettivo che coinvolga governi, imprese e singoli cittadini. Nel Regno Unito e in Cina, ad esempio, sono state adottate misure legislative e iniziative nazionali per affrontare il problema, dimostrando come un approccio proattivo possa portare a risultati tangibili. Tuttavia, per contrastare efficacemente questo fenomeno è fondamentale adottare una strategia olistica che comprenda: La promozione di pratiche di consumo energetico responsabile tra i cittadini, attraverso campagne di sensibilizzazione e educazione. L’adozione di politiche che incentivino la ridistribuzione degli alimenti invenduti a favore di enti di beneficenza e banche alimentari. Il sostegno a tecnologie e soluzioni innovative che possano ridurre le perdite lungo la catena di approvvigionamento alimentare. L’implementazione di politiche economiche che mirino a rendere più accessibili alimenti di qualità, riducendo così il rischio di deterioramento e spreco. Ridurre lo spreco alimentare implica anche migliorare l’efficienza delle catene di approvvigionamento, dall’agricoltura alla tavola. In questo contesto, è essenziale incentivare le pratiche agricole sostenibili e supportare le piccole imprese nel migliorare l’accesso ai mercati. Ulteriori strategie possono includere lo sviluppo di imballaggi innovativi che prolunghino la durata di conservazione degli alimenti e l’ottimizzazione dei sistemi logistici per minimizzare le perdite durante il trasporto. Superare la crisi dello spreco è possibile La sfida dello spreco alimentare, con le sue implicazioni economiche, sociali e ambientali, richiede una risposta globale che tenga conto delle specificità locali. In questo contesto, l’Italia, con la sua storica attenzione alla qualità alimentare e alla sostenibilità, può giocare un ruolo chiave nel promuovere pratiche innovative e sostenibili. Allo stesso tempo, l’esperienza internazionale offre preziose lezioni su come affrontare in modo efficace questa problematica e creare dei legami con tutto il mondo per superare questa crisi e questo spreco. In conclusione, ridurre lo spreco alimentare non è soltanto un obbligo etico verso le generazioni future, ma rappresenta anche un’opportunità per rafforzare i nostri sistemi alimentari, rendendoli più resilienti, sostenibili e giusti. Solo attraverso un impegno condiviso e azioni concrete sarà possibile affrontare con successo una delle sfide più urgenti del nostro tempo.
CONOSCI I SISTEMI DI COTTURA PREDISPOSTI PER OPC UA?
Diversi produttori di attrezzature da cucina hanno dotato la tecnologia Connected Cooking di una connessione cloud OPC UA. La sigla significa Open Platform Communications Unified Architecture ed è un protocollo di comunicazione per sistemi di automazione industriale. Questo sistema consente lo scambio di informazioni e dati sui dispositivi all’interno di macchine, tra macchine e tra macchine e sistemi. Comunicazione OPC UA: cos’è e come funziona Questa nuova funzione consente agli utenti di trasferire in tempo quasi reale i dati rilevanti dei sistemi di cottura e i dati HACCP ai sistemi di altri produttori, offrendo un modo sicuro e semplice per stabilire l’interoperabilità dei suoi sistemi nel quadro della norma DIN 18898. «Con questa funzione innovativa di Connected Cooking, i clienti possono finalmente monitorare i loro dati HACCP e ottimizzare i loro flussi di lavoro in modo semplice. Si tratta di una funzionalità che implementeremo a livello globale per aiutare i nostri clienti a rendere le loro cucine più efficienti e sicure». Semplificare i processi e alzare la qualità dei piatti è possibile Connected Cooking è il sistema di gestione digitale della cucina che rende il lavoro più veloce, facile e sicuro e che permette di sfruttare tutto il potenziale delle apparecchiature attraverso la distribuzione dei programmi di cottura e l’aggiornamento del software di sistema. Questo significa che l’intero processo di cottura, dalla pianificazione e preparazione al monitoraggio e alla post-elaborazione, può essere semplificato in un unico sistema. Il vantaggio: i processi di cucina sono ottimizzati e la qualità dei piatti è migliorata.
10 segreti per risparmiare energia durante l’uso del forno
Ecco alcuni segreti per migliorare il modo di utilizzo del forno, diminuendo il consumo di energia e ottimizzando i tempi di cottura. Scopriamo tutti i trucchi uno per uno! Che cosa incide sul suo consumo energetico? Prima di tutto è doveroso capire quali fattori incidono sul consumo energetico del forno. Tipologia: in generale è sempre preferibile un forno multifunzione, provvisto non solo di due resistenze elettriche e di un grill, ma anche di una ventola; quest’ultima permette di avviare il programma ventilato, che cuoce in modo più veloce e uniforme molti cibi, diminuendo i consumi. Dimensione: ovviamente, più un forno è grande e maggiore sarà il suo consumo; in base alle dimensioni del vano, il tempo necessario per riscaldare lo spazio varia, così come il consumo di energia. Modello e classe energetica: un nuovo modello, magari anche ad alta classe energetica, consumerà certamente meno di un forno di parecchi anni fa. Abitudini di utilizzo: la frequenza con cui utilizziamo il forno, le impostazioni e i programmi che scegliamo, i cibi che cuociamo e i loro relativi tempi di cottura influenzano i consumi. 1) Utilizzare in modo corretto i ripiani del forno Ogni ripiano del forno è indicato per un certo tipo di cottura. il ripiano più alto è perfetto per quei piatti che hanno bisogno di cotture rapide e ad alta potenza il ripiano mediano va bene per le cotture a temperatura moderata il ripiano più basso è l’ideale per una cottura lenta e a bassa temperatura la base del forno è utile per cuocere al meglio la base di alcune pietanze umide, come certe torte dolci o salate Saper utilizzare i ripiani in modo giusto in funzione di ciò che stai cucinando ti dà il potere di risparmiare sui tempi di cottura (e quindi sull’energia usata!) 2) Tenere lo sportello chiuso il più possibile Quando lo sportello si apre, dal forno fuoriesce moltissimo calore e la temperatura interna si abbassa velocemente. Lo avrai sperimentato, per controllare i livelli di cottura e la doratura dei tuoi piatti, o per dare una rapida mescolata. È importante cercare di aprire lo sportello il minor numero di volte possibile. Ovviamente ogni tanto sarà indispensabile farlo, ma in quei casi è sempre consigliato agire velocemente e richiuderlo il prima possibile. 3) Spegnere il forno con un po’ di anticipo Hai mai pensato di spegnere il forno 5 minuti prima della fine del tempo di cottura indicato? Una volta spento, il calore non sparisce, ma rimane nel vano a lungo, a meno che lo sportello non venga aperto. Puoi quindi lasciare che la cottura termini grazie a questo calore residuo. Ma puoi anche preservare il calore a fine cottura per riscaldare piatti cotti in precedenza, senza il bisogno di attivare un nuovo programma o di rivolgerti a un altro grande alleato: il microonde. 4) Cuocere più pietanze in contemporanea Se la dimensione del forno te lo permette, perché non cuocere insieme più piatti diversi? Un arrosto e uno sformato, una lasagna e una teglia di verdure gratinate: puoi inserire più pietanze su più livelli, cercando magari di non mischiare il dolce e il salato (a meno che non utilizzi un forno termoventilato). Questa soluzione ti aiuterà a ottimizzare i tempi, sia per il tuo lavoro in cucina, sia per l’utilizzo e il consumo del forno. 5) Utilizzare teglie e pirofile corrette A ogni piatto la sua pirofila! Ma non solo: le teglie più efficienti sono quelle in vetro e quelle in metallo. I contenitori in vetro e in metallo si scaldando meglio è più velocemente, trasferendo questo calore alle pietanze, che cuociono prima. Sono quindi grandi alleati del risparmio energetico. Inoltre, risultano perfetti per tutte quelle ricette che richiedono il rapido raggiungimento di temperature elevate. 6) Cuocere i cibi a pezzi piccoli Il cibo cuoce più velocemente se tagliato in pezzi più piccoli, sia in padella sia in forno. Anche se la porzione è grande, il consiglio è quello di non lasciare mai che cuocia nella sua interezza, ma dividerla in pezzetti più piccoli, per una cottura uniforme e più rapida. È questo il caso di verdure, patate e tutto quello che non deve necessariamente essere in unico pezzo. 7) Non abusare del preriscaldamento Sapevi che non serve preriscaldare il forno prima di ogni suo utilizzo? Ci sono alcune ricette che non richiedono il preriscaldamento, come la pasta al forno, le lasagne, le torte salate e i timballi. Inoltre i moderni forni raggiungono la temperatura molto velocemente. Evitare il preriscaldamento ti risparmia sprechi di energia elettrica inutili. 8) Sfruttare la precottura Stai per preparare una grande teglia di verdure al forno? Nell’ottica di diminuire i tempi di cottura, può rivelarsi utile sbollentare le verdure prima di infornarle. Si tratta di una precottura molto rapida, che andrà a incidere notevolmente sulle tempistiche di utilizzo dell’apparecchio. 9) Scongelare i cibi prima di cuocerli Se devi cucinare degli alimenti congelati, il consiglio è scongelarli prima di metterli in forno, in modo da velocizzare i tempi di cottura e ridurre così i consumi. Ti basterà estrarre il cibo dal congelatore la sera prima, lasciandolo a scongelare in frigorifero per una notte. Sarà poi pronto per essere cotto in forno! 10) Cucinare porzioni più abbondanti Accendere il forno e portarlo a temperatura per cuocere una piccola teglia di patate o verdure può rivelarsi più lungo e dispendioso di quanto immagini. Ecco perché, una volta che il forno è pronto per accogliere il cibo, la cosa migliore è abbondare con le porzioni, in modo da sfruttare al massimo il calore che l’elettrodomestico offre ed evitare magari di doverlo accendere nuovamente il giorno seguente per cucinare lo stesso piatto. Questo è anche un modo per ottimizzare il lavoro in cucina, preparando in anticipo pietanze da consumare durante i pasti e i giorni successivi.
Vantaggi del forno a vapore
Il forno è uno dei più grandi alleati di chi ama passare il suo tempo in cucina. Che tu abbia un forno classico o uno forno a vapore, puoi sperimentare ricette di ogni tipo, passando dalla cucina più tradizionale a piatti gourmet, dai primi piatti ai dessert, da metodi di cottura classici a programmi innovativi. Potrai evitare l’utilizzo eccessivo di condimenti, rendendo così i cibi molto più leggeri, sani e digeribili. Assaporerai verdure ricche di sali minerali, vitamine e nutrienti. Le carni saranno più succulente, morbide all’interno e croccanti all’esterno, grazie agli impulsi di vapore abbinati a metodi di cottura tradizionali. Il pesce risulterà particolarmente morbido. La cottura dei cibi avverrà in modo uniforme. I lievitati cresceranno molto meglio: potrai farli lievitare in forno e poi cuocerli affidandoti all’aiuto degli impulsi di vapore che renderanno pane e focacce morbidissimi, ma con una crosticina croccante. I soufflé e gli sformati non rischieranno di sgonfiarsi, nemmeno se aprirai lo sportello a metà cottura. Potrai cuocere creme e budini come se fossero a bagnomaria, ma senza la necessità di inserire dell’acqua aggiuntiva (basta il vapore!). La pasta al forno e le lasagne usciranno dal forno perfettamente dorate, formando quella crosticina che ti piace tanto. Avrai la possibilità di riscaldare e scongelare cibi e pietanze, in modo che tornino alla loro consistenza originale e senza che risultino alterati nel gusto. Potrai finire di cuocere cibi precotti, superando ogni tua aspettativa. Dal piatto più elaborato alla ricetta più semplice e veloce, il forno a vapore è davvero un grande alleato in qualsiasi occasione. Il risultato ti sorprenderà ogni volta! Ricorda solo di considerare la fase di riscaldamento, indispensabile per nebulizzare correttamente il vapore dentro lo spazio di cottura. i
Conosci la pastorizzazione con il forno a vapore?
Si tratta di un processo che garantisce una maggiore conservazione dei cibi nel tempo, alterandone solo minimamente le caratteristiche fisiche, chimiche e organolettiche. Il forno a vapore è un ottimo alleato, perché permette la pastorizzazione di qualsiasi tipo di alimento in barattoli di vetro o in sacchetti per il sottovuoto. Nel caso dei vasetti, dopo averli sterilizzati, sarà davvero un gioco da ragazzi dare vita a questo processo. Potrai anche cimentarti nella preparazione di confetture e conserve dolci o salate da servire ai tuoi ospiti o regalare in qualsiasi momento. Le conserve sono un ottimo modo per continuare a gustare la frutta e la verdura della tua stagione preferita nel corso di tutto l’anno, preservando i nutrienti e le vitamine. Non c’è modo migliore per prepararle se non con il forno a vapore! Come prima cosa, è molto importante sterilizzare i barattoli aperti e i rispettivi coperchi da utilizzare. Basterà semplicemente inserirli nel forno a 100° di vapore per 15 minuti, senza il bisogno di aggiungere detersivi o sapone. Una volta tolti e ancora caldi, potranno essere riempiti con il composto. I tempi e le temperature di cottura delle conserve varieranno a seconda della tipologia (frutta o verdura) e dei singoli ingredienti utilizzati, ma ogni barattolo dovrà essere inserito in forno con il coperchio semiaperto; solo a fine cottura, il vasetto dovrà essere chiuso e bene avvitato. A quel punto potrai lasciarlo raffreddare capovolto, per creare il sottovuoto.
La cucina connessa ed efficiente
La nostra è una realtà iper-connessa: sempre più dispositivi sono in rete, scambiano dati tra loro e ci forniscono informazioni La nostra è una realtà iper-connessa: sempre più dispositivi sono in rete, scambiano dati tra loro e ci forniscono informazioni con le quali ci orientiamo quotidianamente. PC, tablet, smartphone, smart watch, accessori wearable, ma anche elettrodomestici e grandi macchinari industriali. Tecnologie che hanno notevolmente mutato il nostro modo di fare e scegliere. Anche la cucina professionale è coinvolta in questa evoluzione e tanti produttori hanno creato modalità di connessione delle proprie apparecchiature. Ogni azienda ha operato pensando ai propri prodotti perdendo di vista il contesto complessivo. Per questo a imprenditori della ristorazione e chef è richiesta la gestione di tante app, software e portali web per poter interagire con i prodotti connessi. Per molti, i vantaggi promessi non si sono rivelati tali e, passato l’entusiasmo iniziale, sono tornati alla vecchia gestione off-line. Un vero peccato perché controlliamo il riscaldamento e avviamo gli elettrodomestici di casa dallo smartphone, mentre viviamo nell’incertezza che in laboratorio i croissant stanno lievitando correttamente. In TNK lavoriamo su questi temi da anni e ci siamo specializzati nella progettazione e produzione delle apparecchiature e dei software che le gestiscono. Ci sono le cotture notturne. Cotture a bassa temperatura che gli chef attivano nei forni B-TEK e a fine turno e che proseguono per molte ore quando in cucina non ci sono operatori a verificarne l’andamento. Anche in questo caso lo chef è tranquillo perché a monitorare la cucina c’è B-TEK IL forno sempre connesso a richiesta. In caso di funzionamento anomalo un alert sullo smartphone consente un intervento immediato e risolutivo. Abbiamo scelto di premiare i nostri clienti offrendo loro l’aggiornamento gratuito dei software con le più recenti funzionalità sviluppate. Nuovi programmi, nuove ricette, affinamenti tecnici sono periodicamente installati su ogni device connesso.Siamo certi che tante cucine e laboratori potrebbero beneficiare di questo sistema tecnologico the Gierre Sogeco B-TEK kitchen
Cucina personalizzata = cucina più efficiente
Come si progetta una cucina professionale efficiente? Scoprilo qui, con i consigli dei nostri progettisti Planex kitchen. Come si progetta una cucina efficiente? Questa è la domanda con cui si misurano ogni giorno architetti e progettisti di cucine professionali. Tanti sono i fattori da considerare – abbiamo iniziato a parlarne qui – tra i principali ricordiamo l’analisi dello spazio disponibile, la tipologia di menu e l’organizzazione produttiva che determinano la definizione degli apparecchi di cottura, abbattimento e conservazione. Si tratta di scelte decisive per la creazione di un’impresa efficiente i cui componenti devono lavorare in sinergia con i migliori supporti tecnologici. Proprio come avviene in un’orchestra dove ogni musicista cura il proprio strumento, segue uno spartito e offre il suo contributo alla creazione di una melodia comune. Quando tutto funziona si crea armonia che trasmette emozioni, sia in teatro, che in ristorante. Il bravo progettista deve cogliere e anticipare le necessità della brigata, saprà così creare il corretto layout della cucina proponendo le giuste tecnologie equipaggiate in modo funzionale e pratico. Consideriamo la zona cottura. Abitualmente i tempi di servizio sono molto stretti, le richieste dei clienti imprevedibili e varie. Si tratta di momenti concitati nei quali la differenza la fanno l’organizzazione, la sicurezza e l’abitudine di trovare ciò che serve nel posto giusto. La vicinanza di ingredienti e utensili alle aree di lavorazione e cottura è un fattore che influisce sull’efficienza del flusso produttivo e trasmette sicurezza ai cuochi. Evitare inutili spostamenti e sprechi di tempo alla ricerca di mestoli e padelle influisce sulla qualità dei piatti serviti ed evita inutile stress al personale. In Planex abbiamo fatto il massimo per soddisfare le necessità degli chef. Le cucine Virtus offrono molteplici soluzioni che consentono di personalizzare le aree cottura ed ottimizzare i tempi di preparazione. Accessori ed elementi di completamento che un progettista deve scegliere per offrire il massimo comfort al team di cucina. Per aiutarti a realizzare la migliore cucina e soddisfare le necessità dei tuoi clienti confrontati con i progettisti the Nice kitchen. Insieme faremo un lavoro eccellente! Progettiamo insieme Il successo di un’attività ristorativa è la somma di un mix di numerosi fattori che, correttamente bilanciati e integrati, portano ad un positivo risultato d’impresa. Quali sono gli elementi sui quali lavorare? Tra i principali troviamo la posizione del locale, la sua notorietà, la comunicazione, l’arredamento, l’esclusività o la popolarità, il servizio, la competenza del personale di sala e di cucina, il menù, la qualità dei piatti e la selezione dei vini. Queste e molte altre caratteristiche tra loro coerenti trasmettono emozioni all’ospite alla ricerca di esperienze gratificanti. In questo scenario La Planex Virtus e gierre-Sogeco del gruppo Imperio può offrire le migliori tecnologie per creare una cucina completa e integrata per assicurare eccellenti performance. La Planex Virtus e gierre-Sogeco del gruppo Imperio hanno maturato esperienza, sviluppato prodotti e software capaci di ottimizzare i flussi produttivi. La cucina, infatti, è un micro cosmo all’interno dell’attività ristorativa che, per essere progettata correttamente, richiede specifiche competenze. Ogni scelta deve considerare le necessità dell’impresa combinandole con le moderne tecniche produttive. Soffermiamoci su questi due aspetti. Lo spazio, il menu, le modalità di cottura e di servizio determinano la scelta delle attrezzature. Il ristorante che produce lievitati può beneficiare dell’utilizzo di armadi di fermalievitazione, piuttosto che uno o più forni 20 teglie e abbattitori a carrello se si tratta di un centro cottura. Le aree di cottura e lavaggio si definiscono sulla base dell’organizzazione produttiva, mentre gli armadi conservatori per la pasticceria si differenziano da quelli per lo stoccaggio del gelato e devono essere scelti conoscendo nel dettaglio le caratteristiche degli alimenti da conservare. La coerenza estetica e dimensionale è il valore condiviso da tutte le apparecchiature del gruppo the Imperio. Aspetto molto importante che consente di realizzare aree di preparazione e stoccaggio di pari altezza e profondità scegliendo tra un’ampia gamma di soluzioni. Le moderne tecniche produttive, il cook&chill e il supporto di software sempre più evoluti sono il secondo aspetto da considerare quando si progetta la cucina. Elementi in costante evoluzione che possono fare la differenza tra una gestione tradizionale che rischia di essere superata e una cucina moderna pronta ad affrontare le nuove sfide di efficienza e organizzazione. La forza di Planex ,Virtus ,Gierre Sogeco è di essere protagonista in ogni fattore determinante alla realizzazione di una cucina di successo. Dalle attrezzature, al software fino alla consulenza allo chef. I progettisti TNK dialogano costantemente con le sezioni R&D del gruppo e i responsabili di produzione affinché le necessità del cliente possano essere pienamente soddisfatte, mentre i corporate chefs analizzano flussi produttivi e la pianificazione del lavoro. La sinergia di ogni componente aziendale permette di sviluppare progetti completi e coordinati. ———————————————————————————————————-
Vincere con il gioco di squadra
I risultati migliori si ottengono quando un gruppo è affiatato anche all’interno di una cucina, scopri la combinazione Se hai praticato sport di squadra lo sai: i risultati migliori si ottengono quando un gruppo è affiatato, organizzato e dinamico. Un mix di competenze, determinazione e voglia di affrontare nuove sfide che porta a grandi successi. In cucina la situazione è la stessa. Uno chef realizza piatti straordinari quando la sua brigata lo supporta e lavora in sintonia, mentre le tecnologie di cottura, abbattimento e conservazione sono gli strumenti che consentono loro di esprimersi. È evidente che gli apparecchi siano un elemento della squadra di cucina e devono integrarsi con la brigata. Ma c’è di più. Come nello sport, anche in cucina i dati trasformati in informazioni possono fare la differenza facendo emergere aspetti “invisibili” e decisivi. Concentriamoci sulle tecnologie della cucina. Qual è il forno migliore per una cucina professionale? Il forno più adatto si sceglie in base al menu e al proprio stile di cucina. I forni possono essere più di uno, con peculiarità differenti ed essere dedicati a specifiche cotture, oppure a diverse fasi del processo produttivo. Nelle cucine moderne parlare di forno apre un ampio scenario che subito fa entrare in gioco l’abbattitore di temperatura. Proprio così, device di cottura e di raffreddamento rapido sono strettamente collegati. Eccellenti alimenti cotti a regola d’arte devono essere conservati nel migliore dei modi perché la loro qualità possa arrivare al cliente. Anche in questo caso il gioco di squadra è fondamentale: l’obiettivo si raggiunge collaborando. Per soddisfare specifiche necessità Gierre Sogeco propone 4 modelli di abbattitori di temperatura multifunzione. Forno e abbattitore sono una coppia che può fare la differenza in ogni cucina professionale e la fa certamente nelle cucine realizzate con le tecnologie Gierre Sogeco. Per vederla con i tuoi occhi ti aspettiamo potrai partecipare alle numerose Masterclass di Cook & Chill. Sarà evidente la flessibilità di questa meravigliosa coppia con cui cuocere, abbattere e rigenerare. Oppure cuocere a bassa temperatura + vapore con l’abbattitore Gierre Sogeco .
Qual è il forno migliore?
Il forno migliore in assoluto non esiste e ogni tecnologia deve essere scelta considerando molti aspetti che caratterizzano Tante volte ti sarai chiesto quale sia il forno migliore e forse non avrai trovato una risposta certa. In alcuni casi avrai pensato “il più potente”, “il più grande”, in altre occasioni “il più tecnologico” o “il più rapido”. La nostra esperienza dimostra che il forno migliore non esiste. Proprio così. Un forno migliore in assoluto non c’è e ogni tecnologia deve essere scelta considerando molti aspetti che caratterizzano il contesto in cui verrà utilizzata. Il tipo di menu, le modalità di servizio, il flusso produttivo, l’esperienza, la preparazione della brigata e quali cotture dovranno essere eseguite con il forno determinano quale sia la soluzione più adatta. Per soddisfare uno scenario così ampio Gierre -Sogeco produce 3 famiglie di forni: B-Tek Bst e Brio . Quindi come scegliamo il forno giusto?La flessibilità delle apparecchiature è una delle caratteristiche più apprezzate da cuochi e pasticceri, tema che sarà sempre più importante in futuro vista la costante evoluzione del settore dell’ospitalità.E proprio flessibilità e affidabilità sono tra i più rilevanti pregi dei forni : la scelta delle capacità dei modelli, la quantità delle teglie, inoltre l’alimentazione gas o elettrici, per un’ottima soluzione sia in cucina che in un laboratorio ,centri di cottura. Le opportunità si ampliano ulteriormente con la scelta tra gli innovativi comandi touch oppure con i tradizionali controlli manuali. In entrambi gli assetti è possibile cuocere con il vapore e realizzare un’ampia varietà di ricette. Nei modelli con touch screen la scelta si estende alle cotture a bassa temperatura e in multilivello.
Forni professionali Gierre Sogeco perché sono così efficienti e sostenibili?
Da oltre 20 anni la Gierre-Sogeco investe in ricerca al fine di migliorare costantemente le prestazioni dei propri forni abbattendo al contempo l’impatto energetico. Il nostro team di ingegneri, designer, chimici, fisici e software developer ogni giorno studia nuovi modi per migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche dei nostri forni lavorando su 4 pilastri fondamentali: • le soluzioni di isolamento, • l’efficienza del motore, • il design del forno • l’intelligenza del forno. Le soluzioni di isolamento. Identificare soluzioni isolanti efficienti consente di mantenere la temperatura impostata all’interno della camera di cottura, riducendo al minimo la dispersione del calore verso l’esterno. Tutti i nostri forni certificati, combinati e a convezione, infatti sono progettati e realizzati con l’utilizzo di materiali isolanti d’eccellenza per assicurare il migliore isolamento termico possibile, abbattere gli sprechi di calore, assicurando al contempo le migliori performance di cottura. L’efficienza del motore. Il motore è il cuore pulsante di ogni forno professionale. Ogni giorno il nostro team di ricerca e sviluppo affronta la sfida di rendere sempre più efficienti i motori dei forni Gierre- Sogeco al fine di ridurre il più possibile lo spreco di energia, mantenendo al contempo performance di cottura eccellenti. I forni professionali Gierre- Sogeco sono infatti dotati di motori progettati per riscaldarsi il meno possibile durante ogni cottura e abbattere la dispersione di energia. Il design del forno. In Gierre- Sogeco dedichiamo molta importanza alle fasi di design e di progettazione di tutti i nostri forni studiando modi sempre innovativi di efficientare ogni singolo componente per minimizzare gli eventuali sprechi di energia. Il design intelligente del forno, assieme all’efficienza del motore e alle soluzioni di isolamento, consente di abbattere efficacemente l’eventuale dispersione di calore, riducendo al contempo i consumi e le emissioni di CO2. L’intelligenza del forno. Le tecnologie intelligenti di cui sono dotati i forni professionali Gierre- Sogeco consentono di avere il massimo controllo sui consumi di acqua ed elettricità assicurando performance di cottura sempre uniformi. Ne è un esempio la nostra tecnologia disponibile per tutti i nostri forni combinati intelligenti linea B-TEK che grazie all’utilizzo di algoritmi di controllo permette di gestire l’ammontare di vapore presente nella camera di cottura riducendo inutili sprechi energetici. La produzione di vapore è un’attività che richiede un’elevata quantità di energia, per cui diventa più che mai indispensabile avere a disposizione una tecnologia che, percependo la quantità di umidità presente in camera (che include l’umidità contenuta nel cibo stesso), blocca la produzione di vapore nel momento in cui la camera di cottura risulta satura. Vuoi iniziare a lavorare in modo più efficiente con un forno professionale intelligente e sostenibile? CONTATTACI